Nella sala granaio siamo in tre ad occuparci di tecnologie additive.
-Incredibile- mi dice Matteo di Sharebot, – Solitamente in queste occasioni sono solo!-
OneTeam quando fa le cose le fa bene: a Milano, dietro l’uscita dell’autostrada di Milano Binasco c’è un “altrove fatato”: campi, canali, boschi e lago incorniciano Cascina Boscaccio. Ed è qui che ogni anno One Team invita i suoi clienti per offrirgli una bella giornata fuori dalla città, un incontro con i suoi partner sparsi per l’Italia e approfondimenti sulle varie soluzioni che Autodesk offre.
Nella sala Pavone si sono susseguiti gli incontri su tutto quello che riguarda il mondo BIM, REVIT e similari. Se non siete architetti, ingegneri, progettisti, impiantisti, costruttori e non avete a che fare con i lavori pubblici potete anche non sapere di cosa si sta parlando e alla parola BIM rispondere BUM e BAM, altrimenti preoccupatevi e scrivete una mail a questo indirizzo.
Nella Sala Glicine Nino Mazza spiega Traceparts e il suo fratello BIM&CO. Traceparts è una piattaforma collaborativa che contiene gli oggetti che possono servire a chi produce componenti meccanici: bisogna costruire un macchinario? Mi servono dei bulloni fatti così? Vado su Tracepats, mi cerco i miei bulloni fatti così, scelgo quelli che mi piacciono di più e ne scarico il modello 3D, prezzi, e materiale informativo. Allo stesso modo BIM&CO fa lo stesso con gli oggetti relativi a un impianto o un edificio: mi serve un calorifero fatto così? lo cerco su BIM&CO, comparo i prezzi, ne scelgo uno, lo inserisco nel mio modello intelligente (di REVIT per esempio).
Nella Sala del Lago Rosario spiega con la sua bella voce CFD e NASTRAN, due programmi di simulazione; uno per quella fluidodinamica e termica, l’altro di simulazione ad elementi finiti incorporato nel cad. Sullo schermo Rosario simula la resistenza di una visiera di un taglia-erba. Un signore in terza fila fa domande su domande. Fuori dalla finestra un breve temporale estivo rinfresca l’aria.
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Andrea di Astrati, OneTeamPoint della Liguria che ha il suo core nella Stampa 3D e nella progettazione per la stampa 3D, ha appena finito di presentare FUSION 360, un programma di progettazione meccanica SOCIAL. In un mondo del lavoro sempre più fluido avere delle licenze di proprietà è anacronistico: se non esistono quasi più i lavori a tempo indeterminato perché dovrebbero esistere i software a tempo indeterminato, meglio un software a noleggio, sempre aggiornato, su cui si può lavorare ovunque e in qualunque momento della giornata. FUSION 360 permette di progettare condividendo i file con i colleghi utilizzando una piattaforma che ricorda Facebook, con condivisione di file, segnalazioni, commenti, modifiche; puoi vedere e lavorare i file su qualunque hardware perché il programma è in cloud (ma lo puoi usare anche offline): telefono, tablet, pc, mac ecc… Si possono fare render, messe in tavola, simulazioni, animazioni e utilizzare diversi programmi correlati come mesh mixer e youprint o utilizzarlo per ottimizzare la produzione con le macchine a controllo numerico. La modellazione può essere sia solida che free form grazie all’innovativa tecnologia delle T-Splines, e tutto ad un costo molto contenuto.
In sala Granaio la Skorpion, la terza realtà di stampa 3D della giornata, è personificata in due belle ragazze sorridenti.
Noi di Astrati abbiamo un’esposizione di oggetti stampati in 7 diverse tecnologie: FDM e MULTYJET della Stratasys, grazie Technimold, la prima azienda italiana a distribuire stampanti 3D e sistemi di additive manufacturing Stratasys. Inoltre presentevamo prototipi in SLA e SLS, per le plastiche e DMLS, DM e EBM per i metalli. Accanto a noi Leica Geosystem mostra il suo scanner ambientale.
L’Elisa Romano arriva con il suo computer e i suoi riccioli biondi, sempre sorridente e avvolgente:
Hai due minuti Arianna?
Due minuti e una montagna di domande, come sempre e come tutti visto l’incessante processione di gente che viene a chiedere una cosa ad Elisa.
Antonello Curti passa a ritmo costante portando con se sempre qualcuno da presentare a qualcun altro.
Arriva la sera. – Facciamo una foto in giardino tutti insieme?- Chi parla è Andrea Perego, figlio del fondatore di OneTeam, ingegnere lui stesso. – Verso il lago?- Sulle scale?- Chi fa la foto?- Io no, ci voglio essere. – Chiedete al cameriere.
Sul lago la luce diventa radente.
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