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Immagine del redattoreArianna Musso

Commemorazioni e ricordi: bambini in 3D.

Venerdì, suonano alla porta.

Aspetto un signore che deve fare un modello e una stampa.

  1. Sei mesi fa è morta mia figlia.

Silenzio. Cosa si dice in queste occasioni? Mi dispiace? Non lo conoscevo fino a venti secondi fa e se penso a mia figlia un “mi dispiace” sarebbe doloroso? Offensivo? Stupido?

  1. Abbiamo deciso di fare una tomba allegra, in cristallo per la parte verticale e con un girotondo di bambini sulla parte orizzontale. Ho chiesto un preventivo per farlo in bron

zo ma mi hanno chiesto cinquemila euro. Il problema non sono solo i soldi ma il fatto che a Staglieno (Il cimitero di Genova n.d.a) rubano qualunque cosa.

  1. Lo so, non è il primo che si rivolge a noi per un problema del genere.

Qualche tempo fa ci ha contattato un signore che doveva fare una scansione e una riproduzione di una statua in bronzo situata nel cimitero di Rapallo. La statua è bella e ha sempre paura che qualcuno prima o poi la rubi, così come è successo ad altre statue del cimitero.

  1. Vorrei che i bambini fossero sorridenti e che fossero tutti diversi.

  2. Ha già qualche modello?

  3. Ho cercato su internet. Ho messo “modello 3D” su Google e sono uscite tante donne nude in 3D ma neanche un bambino. Anche trovare voi non è stato facile, è stato mio figlio che vive all’estero che vi ha trovato su internet mettendo “Stampa 3D Genova”, mentre io cercavo “modello 3D Geova”.

  4. Anche questo mi è stato riferito già da una cliente…

Enrico si mette davanti ai suoi tre monitor e inizia a tirare fuori immagini: bambini stilizzati, manga, stile fatine, stile realistico, orecchie da gatto. Trova un bimbo che piace.

La statua verrà costruita in sinterizzato che verrà successivamente verniciato e raffigurerà 5 bambini che fanno un girotondo. Cinque bambini tutti diversi: bambini e bambine. Diametro finale del modello: 20 cm. Altezza bambini: 15 cm.


Il lavoro inizia con la ricerca di immagini di bimbi che fanno girotondi: la cosa che più li rende vivi è il movimento della testa e il peso del corpo squilibrato su una gamba o su un’altra.

  1. Ma gli hai messo i mocassini a quel bimbo?

  2. Sì.

  3. E quella che gonna ha?

  4. Sono un po’ zarri questi modelli, se vuoi un bikini hai l’imbarazzo della scelta ma se cerchi una scamiciata non la trovi.

  5. No, ti prego, quel vestito non è da bimba, le fa le tette!

  6. Ho capito, ma che le metto? Dei panatloni?

  7. Leggins e stivali, un classico.

  8. Ma quello in che posizione è? A me pare storto.

Enrico lo tirona per un braccio e gli mette il peso in avanti.

  1. Così va meglio?

Alla fine un bambino ha i ricci, un’altro (quello che era storto) ha il cappello e ci sono tre bimbe di cui una sola ha la gonna mentre un’altra ha i codini ( quella coi leggins).


Enrico ci mette 2 giorni a fare i modelli e tre giorni ad esportarli. O meglio, la prima bimba di prova la esporta in un attimo, la stampiamo per prova e viene una meraviglia. Poi, nell’esportazione generale i capelli di alcuni bimbi iniziano a generare errore.

Smetto di parlare con Enrico, chiudo le porte senza sbatterle e dopo trentasei ore mi annuncia che il file STL è pronto.

Per creare questo modello Enrico ha usato 5 software differenti.

Chiamo il cliente. Un suo amico gli ha detto che è meglio stamparlo in filamento.

Gli carico il file su una chiavetta.

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