Il 17 di marzo Enrico è andato a Parma al Mecspe, partito di presta mattina è andato come rappresentante di Astrati per vedere e farsi vedere, così come succede sempre in questi eventi.
MECSPE (alias Eurostampi), è una fiera annuale che si tiene a Parma dedicata al settore manufatturiero.
La fiera rappresenta un dei più importanti eventi italiani per vari segmenti della manifattura tra cui, da qualche anno, fa da co-protagonista l’Additive Manufacturing.
Secondo Enrico, per la parte riguardante questa tecnologia, l’esposizione presentava molte analogie con altre fiere già viste ultimamente (METAV- Inside 3D printing di Düsseldorf 2016, BIMU Milano 2015).
Questo è il segno che è un settore ancora di nicchia ma che si sta inserendo in processi produttivi assodati. Di fatto, ritiene che la stampa 3D probabilmente potrà esprimere il suo massimo potenziale in applicazioni ibride.
Non a caso, parlando di applicazioni ibride vi era anche Siemens che presentava un nuovo processo di riparazione delle turbine a gas grazie alle tecnologie additive e a EOS, la leader delle case produttrici di macchine 3D per il metallo. La tradizionale riparazione del bruciatore delle turbine a gas consisteva nella sostituzione completa della parte con una nuova prefabbricata. Utilizzando le tecnologie additive Siemens può ora produrre e sostituire solamente le parti danneggiate riducendo sensibilmente i costi di produzione e i tempi di fermo macchina. Inoltre le parti non funzionanti delle vecchie turbine possono essere sostituite con parti tecnologicamente avanzate, riadattate per essere montate sui modelli precedenti.
“Questa tecnologia ci ha permesso di riparare le nostre turbine in meno tempo e con costi ridotti. Allo stesso tempo abbiamo aumentato la funzionalità e le performance dei nostri prodotti” (Dr. Vladimir Navrotsky, Head of Technology and Innovation at Siemens Group).
Era presente la Selltek, rivenditore 3D Systems. La 3D Systems è la mamma della tecnologia additiva e forse anche la padrona, visto la quantità di macchine e tecnologie che riesce a produrre, rivolti sia ai consumer che alle aziende. Nelle teche trasparenti vengono esposti parti di automobili, moto, sci : un volante di una Maserati, il serbatoio di una moto, attacchi ottimizzati per sci tecnologici. Il serbatoio, nonché le sedie presenti nello stand, sono stati creati con la 3DP, la nuova stampante in plastica della casa 3D platform, la stampante FDM che stampa grandi dimensioni (fino a un metro).
Enrico ha sempre parlato male dei “mini-me”, le statuine fatte su una scansione della persona, ma chi disprezza compra, e così allo stand di Selltek si è fatto “scansionare”…
Parlando di mini-me non si può non citare lo stand della Höganäs, una casa svedese che produce una macchina che stampa parti in metallo di piccole dimensioni ma estremamente precise. Nella sua vetrina troneggiava un piccolo omino stampato, anche se nella in realtà questa casa produce oggetti dall’aereospaziale al medicale.
La tecnologia si chiama Digital Metal® e per ora stampa solo in acciaio ma presto usciranno altri materiali come il titanio, l’argento e il rame.
In ultimo un accenno a una delle conferenze che erano in programma a latere della fiera: una di queste era tenuta da Annalisa Nicola, fondatrice di XYZBag, una startup fondata nel 2015, che produce un’ampia gamma di borse personalizzate attraverso la sinterizzazione laser: “Le potenzialità offerte dalla tecnologia additiva permettono di rivisitare completamente l’idea di artigianalità, sostituendo il concetto di “lavorazione a mano” con un codice digitale.” Un buon esempio di nuovo artigianato digitale.
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