Quando ero piccola mio papà qualche volta tornava a casa con una meraviglia impacchettata. A volte erano piccole meraviglie che negli anni hanno costruito un grande presepe. Altre volte erano meraviglie più grandi come un Cristo o una lampada, faro marino.
Oggi con Enrico siamo qua a scansionare la “Tuffatrice” che la bravissima Giuliana Poggi ci ha affidato. Un’altra sua meraviglia che arriva non più dalle mani di papà ma dalle sue direttamente.
Lei lavora materiali ceramici e si ispira al mare. Modella sirene, nuotatori, delfini, creature acquatiche dalle più svariate forme e colori e dipinge fondali marini, paesaggi tropicali, spiagge e vele al vento.
La tuffatrice è stata scansita preservandone al più possibile la sua matericità (l’originale è in ceramica dipinta con una lunghezza di circa 40 cm) e poi verrà restituita in varie forme.
La prima è una riproduzione in scala 1 a 1 rivestita in vetroresina e successivamente colorata per usi esterni, la seconda in piccolo per la produzione di gioielli in oro bianco, la terza per la produzione di maniglie in acciaio inossidabile in ambito navale.
La “Tuffatrice”, sinuosa e protesa è stata scalata, resa a specchio, le sono state aggiunte anelli, fori, sostegni.
Questo sabato ero alla fiera di Genova ad Arte Genova, mostra mercato d’Arte contemporanea. Parlando con i galleristi c’è ancora molto scetticismo e solo una galleria di Milano aveva approcciato alla tecnologia additiva per un esperimento e con molta fatica.
C’erano sì in mostra un paio di manufatti in FFF (la tecnologia dei maker, il fai da te della stampa 3D. ) ma incredibilmente ho trovato i restauratori e chi si occupa di arte antica maggiormente informato sulle tecnologie 4.0 rispetto ai galleristi d’arte contemporanea.
La Poggi invece, artista genovese contemporanea, ha capito bene quali possono essere i vantaggi della tecnologia additiva legata all’arte contemporanea:
1- la declinazione in scala differente dell’opera;
2- la declinazione in materiale differente dell’opera;
3- l’utilizzo differente dell’opera cambiati alcuni parametri;
Ma non solo
4- la creazione di copie numerate in scala ridotta.
5- creazione di imballi personalizzati per le opere d’arte.
6- creazione di modelli su indicazione dell’artista utilizzando i software e le tecnologie più idonee.
Siamo in una nuova era della riproducibilità tecnica dell’opera d’arte ma non è svilente come può sembrare a chi non è addentro alla tecnologia.
Nel nostro studio laboratorio si accatastano materiali da “stampa 3d” assieme a fibre di vetro, gesso e colori a pennello, a aerografo, dorature e tavolette digitali grafiche.
Ora Enrico si sta esibendo nella ricostruzione di una cornice (manca uno dei quattro angoli dorati con palmette e riccioli), un Modigliani mi guarda dallo schermo, alzando la sua gamba nuda e facendo intravedere il pube.
Comments