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Immagine del redattoreArianna Musso

6 IDEE SBAGLIATE (e forvianti) SULLA STAMPA 3D

Ieri eravamo io ed Enrico a fare un (per) corso sulla Stampa 3D a Tata Box, aula studio in via Fieschi a Genova.

In questo post vi racconto sei slide (delle 86 che ho fatto vedere ieri, i partecipanti sono stati dei supereroi e delle gentildonne dissimulando la stanchezza e seguendo partecipi fino alla fine) che ho aggiunto per l’occasione e che nascono dagli incontri e dalle telefonate che riceviamo in azienda.

1- PER STAMPARE IN 3D BASTA SCHIACCIARE UN PULSANTE.

Nonostante quello che dicono i produttori per stampare con una stampante 3D non basta schiacciare un pulsante. O meglio è vero come è vero che per fare una torta basta accendere il forno, per cucire un vestito basta schiacciare il pedale della macchina da cucire, per fare un tavolo basta segare del legno.

E la torta comprata costa quanto la farina che uso per farla, il vestito il prezzo della stoffa e il tavolo il prezzo del legno.

2- IDEE CONFUSE DA DOVE VIENE IL PROGETTO

Tutte le Tecnologie Additive, ovvero tutte quelle tecnologie che stanno sotto il nome di stampa 3D, hanno in comune che disegnano e costruiscono layer by layer, cioè strato su strato, partendo da un disegno CAD tridimensionale.

Da dove viene il “disegno CAD tridimensionale”?


Qualcuno ci dice da un replicatore:

  1. Pensavo di portarvi la maniglia destra della gabbia del mio gatto che si è rotta, voi la scansionate e la riproducete.

Star Trek insegna del resto.

  1. Certo signore, noi possiamo scannerizzare la maniglia destra della gabbia del suo gatto ma al costo della stampa deve aggiungere il costo della scansione, poi il costo del reverse engineering che devo fare per produrre la maniglia sinistra (che immagino sia quella che si è rotta) ma forse per la maniglia della gabbietta del gatto non è il caso.

Qualcuno da un disegno 2D:

  1. Io mi sto costruendo una stampante 3D- mi racconta un giorno un ragazzo.

  2. Bello, che programma di disegno 3D usi?

  3. No, io disegno solo con il tecnigrafo, molto meglio. Disegnando a mano vedi cose che a computer non riesci a vedere.

  4. Sì, ma come fai a stampare?

Qualcun altro da qualunque disegno 3D:

  1. Io ho disegnato questo in 3D.

  2. Ma è manifold?

  3. Cosa?

  4. Questo è un file fabbricabile ovvero un solido che può essere reale?

  5. Cioè?

  6. Le superfici hanno uno spessore? Sono chiuse? Possono essere reali?

  7. Non lo so ma tanto poi lo metto nel programma che ripara i file.

  8. Che sa per divinazione come te lo deve riparare, potresti anche descriverlo a voce, già che ci sei, e il programma te lo disegna…

  9. Perché si può?

  10. No, scherzavo.

  11. Peccato.

3 FACCIO COSE SEMPLICI, COSTA MENO

La tecnologia additiva o stampa 3D è conveniente sulle forme complesse.


Il grafico evidenzia questo concetto che può essere riassunto nel motto: La complessità è gratis!

Non è totalmente vero ma tanto per capire: un cubo pieno forse non conviene farlo in 3D.

4 ESCE UN PRODOTTO FINITO

Nonostante quello che possono dire i produttori di stampanti 3D questo non è vero.

Nessuna stampante 3D in nessuna tecnica additiva può creare un manufatto fatto e finito che non abbia bisogno almeno di un’idro-pulitrice o di un po’ di carta abrasiva o di una verniciatina. Non tutte queste cose assieme ma almeno una di queste sì.

E spesso chi utilizza queste tecnologie a scopo professionale fa più post lavorazioni per raggiungere un prodotto ottimale.

5 O TUTTO IN STAMPA 3D O NIENTE

Questo è vero come è vero che le automobili escono dalla macchina che fabbrica automobili (ruote, sedili e fari compresi) o le case dalla macchina che fabbrica case (con tanto di finestre, tappeti e marito dentro).

Coloro che usano la stampa 3D a scopo professionale spesso usano una progettazione ibrida ovvero la stampa 3D è una delle tecnologie o alcune delle tecnologie che si concertano per la produzione di un prodotto.

6 LA STAMPA 3D è A RIGHINE


La stampa 3D è anche a righine, magari righine di 10 o 25 micron, un micron è un millesimo di millimetro. Si iniziano a produrre delle stampanti che supereranno il concetto di layer e quindi di righina. Possiamo quindi dire che sicuramente la stampa 3D di bassa qualità è a righine, quella dove il layer è di 2 o 3 millimetri di spessore, ma non tutta la stampa 3D è a righine.

Domani sarò al Technology Hub. Settimana prossima vi racconterò delle cose belle e meravigliose che vi avrò scovato.

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